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Franceschini, Dario.

Uomo politico italiano. Laureato in giurisprudenza, è avvocato civilista e cassazionista dal 1985. Il suo impegno politico inizia nel 1974 quando fonda l'Associazione Studentesca Democratica di ispirazione cattolica e centrista. Successivamente si iscrive alla Democrazia Cristiana e viene eletto delegato provinciale giovanile. Nel 1980 è consigliere comunale di Ferrara e nel 1983 capogruppo consiliare. Alle elezioni amministrative del 1985 e del 1990 è capolista della DC e primo degli eletti. Nella fase di trasformazione della DC in PPI invita il partito a scegliere con determinazione la via dell'alleanza tra centro e sinistra; conseguentemente, dopo la decisione del PPI di candidarsi alle elezioni del 1994 come "terzo polo", aderisce ai Cristiano Sociali, che lo candidano a sindaco di Ferrara raccogliendo il 20%. Dopo le scissioni interne al PPI e l'adesione all'Ulivo, rientra nel partito e, dal 1997 al 1999 è chiamato all'incarico di vicesegretario nazionale. Entra nel secondo Governo D'Alema (1999-2000) come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle Riforme Istituzionali e viene confermato nello stesso incarico nel successivo governo Amato (2000-2001). A nome del Governo segue in particolare il tema della legge elettorale e la legge costituzionale di riforma degli Statuti delle Regioni a Statuto speciale, l'introduzione del diritto di voto per gli italiani all'estero e le modifiche al Titolo V della Costituzione. Alle elezioni politiche del 2001 viene eletto deputato nel collegio maggioritario di Ferrara e diventa componente della Giunta delle elezioni e della Prima Commissione permanente Affari costituzionali. Tra i fondatori della Margherita, nel luglio 2001 entra a far parte del Comitato Costituente del partito, del quale diventa coordinatore dell'esecutivo nazionale. Gli incarichi di partito gli vengono confermati dai successivi congressi del 2002 e del 2004. Rieletto deputato alle elezioni politiche del 2006, è divenuto presidente del gruppo parlamentare dell'Ulivo alla Camera dei Deputati. Con la nascita del Partito Democratico il 14 ottobre 2007, viene eletto vicesegretario nazionale della nuova formazione politica (sotto la segreteria di Walter Veltroni) e, a seguito delle dimissioni di Veltroni, ne diviene segretario nel febbraio 2009. La prima importante sfida che il nuovo segretario si è trovato ad affrontare è stata quella delle elezioni europee del 2009, in cui il Partito Democratico ha ottenuto il 26,1% dei voti, perdendo circa il 7% dei consensi rispetto alle politiche del 2008. Nel 2006 ha dato alle stampe il suo primo romanzo Nelle vene quell'acqua d'argento, con il quale ha vinto in Francia il Premier Roman di Chambery e in Italia il Premio Opera Prima Città di Penne e il Premio Baccelli; nel 2007 ha pubblicato il romanzo La follia improvvisa di Ignazio Rando (n. Ferrara 1958).